La storia / da Atri all’ONU, un sogno divenuto progetto, poi esempio… poi miracolo

Giulia Palestini è bella.
No, non parliamo della bellezza esteriore, pur notevole, ma della serena bellezza che trasmette il fare, di chi sa di aver cambiato la storia delle cose e la vita delle persone.
E’ la bellezza di chi ha saputo farsi strumento del cambiamento, cardine di una svolta, interprete di una possibilità, costruttore di un’occasione. Grazie a lei, Rurabilandia è diventata un “fenomeno” di inclusione, un esempio di riferimento nazionale e un modello internazionale, celebrato nella più importante ribalta internazionale, il Palazzo di vetro dell’Onu, in occasione della Conferenza Mondiale sui diritti delle persone con disabilità.


E lì, in quelle sale che hanno visto i grandi della Terra incontrarsi, e la Storia scrivere pagine memorabili, Rurabilandia ha portato il racconto del suo miracolo, quello di un agriturismo in cui operano ragazzi con disabilità impegnati non solo in cucina e nelle attività di servizio ai tavoli, ma anche nell’orto, nella trasformazione degli alimenti e molto altro. 

Ma i fenomeni, per loro stessa natura, non si fermano, devono evolversi, e Rurabilandia lo sta facendo, con nuove strutture (tra le quali una piscina), con nuovi progetti e con un sogno grande, «..quello di veder nascere tante altre Rurabilandia ovunque, per ripetere la nostra esperienza e costruire altre straordinarie storie di inclusione..» confessa Giulia Palestini.

Ci riuscirà.

Perché la bellezza vince sempre.

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